Bassorilievo Abbeveratoio

terracotta

Situato in Istituto comprensivo
Dimensioni: 320 x 800 cm
in Sculture - pubblicato il 13 settembre 2018
realizzato nel 2014 - 11 foto
Articolo letto 1023 volte

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Bassorilievo Abbeveratoio

terracotta

Situato in Istituto comprensivo - Dimensioni: 320 x 800 cm
in Sculture - pubblicato il 13 settembre 2018
realizzato nel 2014 - 11 foto
Articolo letto 1023 volte

C'è spazio anche per una poesia del compianto Barbaro Conti o per lo shuttle di Luca Parmitano nel bassorilievo in terra cotta inaugurato, ieri mattina, nel cortile del Comprensivo “Marconi”. Un’opera in cui l’artista, Pier Manuel Cartalemi, ha raffigurato la città di Paternò con in primo piano l’abbeveratoio che da alcuni anni è simbolo dell’istituto. Non una scelta casuale, quest’ultima, ma un preciso messaggio che la scuola ha voluto lanciare ai ragazzi e alla città. La fontana sorta in origine in piazza Vittorio Veneto è stata via via spostata nel corso dei decenni fino a trovare l’ultima dimora in via Giovanni Verga ed esattamente nella piazzetta intitolata a Pallade Atena. Un’opera dimenticata dai paternesi e considerata residuo di un passato ormai lontano. La fontana fu restaurata negli anni ‘90, ma soltanto pochi continuarono a credere nel valore di quel monumento.

Da fonte di acqua, l’abbeveratoio è diventato simbolo di riscoperta del territorio e fonte di conoscenza per i più giovani.

«Oggi – spiega lo storico Pippo Virgillito - si conclude un percorso di riconoscimento per l’abbeveratoio di via Giovanni Verga e si avvia una nuova fase in cui saranno protagonisti i ragazzi chiamati ad essere i tutori della fontana». Non a caso a realizzare l’opera è stato un giovane artista che ha scelto alcuni alunni del “Marconi” per la composizione del bassorilievo. “Tutta la città di Paternò – ha spiegato Cartalemi – rappresenta un monumento da curare. La raffigurazione della fontana in primo piano - continua l’artista – sta a significare che fino a quando i paternesi non prenderanno coscienza della propria storia non potranno apprezzare pienamente la loro città».

A sottolineare le ragioni culturali dell’evento è il dirigente scolastico, Maria Nunzia Mazzarino. «Quest’opera è simbolo di speranza – spiega la dirigente – quella virtù che ho voluto trasmettere ai giovani di Paternò a cui continuo a dire che i sogni possono avverarsi, ma soltanto con impegno e fiducia reciproca. Paternò può dare ancora tanto e i giovani devono essere protagonisti del futuro di questa città”. Un lavoro di collaborazione con diverse realtà cittadine, dallo sport alla cultura, che ha visto l’istituto impegnato attraverso numerosi progetti a cui non è mancato il sostegno dei genitori degli alunni. «La fontana è un monumento che appartiene a questo quartiere e alla città – spiega Barbara Caruso, presidente dell’associazione “Genitori per Marconi-. Oggi l’istituto ha dimostrato che con le energie di tutti e soprattutto dei giovani la scuola può ritrovare quella centralità che le appartiene come istituzione e presidio del territorio».

 

SALVO SPAMPINATO dal giornale La Sicilia 4-6-2014

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